Conoscere la storia del balletto attraverso i capolavori del repertorio

Guida alla visione della dott. Irina Sorokina

1. La Fille mal gardée (mus. AAVV, poi Herold, coreografia Dauberval, 1789) – il primo balletto rimasto per sempre nel repertorio, semplice e divertente. La gente semplice al posto dei personaggi mifologici, l’arrangiamento delle canzoni popolari al posto delle complesse partiture musicali. La vita eterna de La Fille mal gardée attraverso le versioni di Ashton, Spoerli, Vinogradov.

2. La Sylphide (mus. Schneizhoeffer, coreografia Taglioni, 1832, mus. Levenskjold, coreografia Bournonville, 1836 )- l’affermazione definitiva del balletto romantico. L’amore impossibile tra “lei” sovrannaturale e “lui” umano che conduce ad una tragica fine. L’ambientazione in un paese lontano, un luogo che può mettere in risalto il colore locale e introdurre le accativanti danze folcloristiche. Le atmosfere misteriose e i numerosi effetti scenici. La struttura che comprende due atti, uno “reale” e l’altro fantastico. L’arte impareggiabile di Maria Taglioni e le innovazioni tecniche come l’uso delle punte. La riforma del costume.

3. Giselle (mus. Adam, cor. Coralli, Perrot, 1841, revisione Petipa 1884) – il capolavoro assoluto del balletto romantico. L’eterna bellezza della storia d’amore tra Giselle e Albrecht, le sue raffinate fonti letterarie. Il perfezionamento della struttura in due atti simile a quella de La Sylphide. L’immagine della donna agressiva e vendicatrice e quella che compie il sacrificio per amore. Le particolari della tecnica di Giselle e l’importanza dell’arabesque. L’immortalità del balletto.

4. Le Corsaire (mus. Adam, cor. Mazilier 1856, revisioni Perrot, Petipa, Gusev ) – un curioso esempio de “il balletto a strati” capace di catturare il pubblico ancor’oggi. La sua appartenenza all’altro ramo del balletto romantico: la storia dell’eroe focoso e energico e delle donne esotiche. Gli effetti speciali che catturarono l’attenzione del pubblico più delle coreografie. Le numerose revisioni e la creazione dei famosi pezzi del repertorio come Pas d’esclave e Le jardin animé da parte di Perrot e Petipa.

5. Coppélia (mus. Delibes, cor. Saint-Leon 1870) – l’ultimo capolavoro del balletto francese dell’800. Il libretto funzionale e spiritoso, la partitura magnifica. La relativa povertà delle idee e l’esplosione delle danze polacche e ungheresi. La fantasia di Saint-Leon nel comporre dei divertissment e delle variazione femminili. La sparizione definitiva dell’uomo dal balletto calssico.

6. Don Quisciotte (mus. Minkus, cor. Petipa 1869, 1871, revisione Gorsky 1901) – un esempio dell’ideale dello spettacolo coreografico di Marius Petipa: l’azione sviluppata in più atti attraverso le scene ballate e pantomimiche. L’esplosione delle focose danza spagnole e la loro combinazione con gli episodi puramente classici come Il sogno di Don Quisciotte, una specie di “atto bianco”. La differenza tra la prima versione moscovita e la seconda, pietroburghese, l’avvicinamento di quest’ultima ai principi de “le grand spectacle”.

7. La Bayadere (mus. Minkus, cor. Petipa 1877) – uno dei capolavori assoluti del balletto russo il cui valore si è rivelato col tempo. La combinazione armoniosa delle forme de “le grand spectacle” e dei problemi dell’attualità. La storia commuovente della protagonista sviluppata nei primi due atti e la composizione di pura danza Il regno delle ombre nel terzo. L’addio definito di Petipa al romanticismo. L’apertura della strada verso la sintesi del dramma, la musica e la danza.

8. La Bella addormentata nel bosco (mus. Ciaikovskij, cor. Petipa 1890) – la Russia - l’ultima roccaforte del balletto classico. Il dominio della feerie in Occidente e l’arrivo di questo genere in Russia con l’abrogazione del monopolio dei teatri imperiali nel 1882. il trionfo dei nuovi principi coreografici ed il primo capolavoro in collaborazione con Ciaikovskij. Il ruolo del direttore dei teatri imperiali Vsevolozhskij nella creazione del balletto: il desiderio di ricreare “il ballet de cour” francese, la scelta della fiaba di Charles Perrault La Bella addormentata nel bosco”. Lo straordinario metodo di lavoro del compositore e del coreografo. La composizione coreografica del balletto (prologo, atti I, II, III). Il legame del balletto con lo spettacolo barocco. Il ruolo del corpo di ballo. L’ideale della ballerina nell’arte di Petipa e i virtuosismidelle star italiane. La Bella addormentata nel bosco come l’enciclopedia di danza classica.

9. Lo Schiaccianoci (mus. Ciaikovskij, cor. Ivanov 1892) – la formidabile capacità di Petipa di “vedere” il balletto nei minimi dettagli prima ancora cge fosse scritta la musica. Le sue esplicazione e le indicazioni precise per i compositori. Il concetto originale de Lo Schiaccianoci: il viaggio meraviglioso della protagonista non prevede il ritorno nel mondo reale. La contraddizione tra il libretto e la musica di Ciaikovskij. Il fallimento dello spettacolo creato da Ivanov.

10. Il Lago dei cigni (mus. Ciaikovskij, cor. Petipa, Ivanov 1895) - la partitura originale di Ciaikovskij risalente al 1877 ed il fiasco della prima del 1877 al Teatro Bolshoj di Mosca con le coreografie di Reisinger. La rinascita nel 1895, dopo la morte di Ciaikovskij, con il libretto rinnovato e semplificato. Lev Ivanov – creatore del capolavoro assoluto della coreografia mondiale, il secondo quadro del balletto. Il rifacimento della partitura per mano di Petipa e Drigo. Il primo atto coreografato da Petipa, non interamente riuscito. Il magnifico Pas de deux di Siegfrid ed Odile del terzo atto, uno dei più importanti capolavori di Petipa. Il trionfo del balletto in tutto il mondo.

11. Raymonda (mus. Glazunov, cor. Petipa 1898) – la collaborazione felice di Petipa con Glazunov sulle tracce di quella con Ciaikovskij: la sceneggiatura con la desrizione dettagliata di ogni pezzo musicale. Le creazione di una magnifica partitura su un libretto non del tutto riuscito e piuttosto confuso. Le formidabili suite delle danze classiche e quelle di carattere. Il trionfo della danza “sinfonica” nel Grand pas classique hongrois finale.

NB: ore previste per ogni argomento: 1,5-2.

Esigenze tecniche: televisore/grande schermo, lettore VHS/DVD.

Alcuni argomenti come La Sylphide, Coppélia, La Bella addormentata, Lo Schiaccianoci, Il Lago dei cigni sono adatti anche al pubblico dei bambini.

Vengono presentati in modo favolistico, con i giochi musicali e mimici, disegni da colorare etc.