Corso di storia del balletto — secondo anno

PIANO DI LAVORO

CORSO DELLA STORIA DEL BALLETTO

PER IL LICEO A CURVATURA COREUTICA –

SECONDO ANNO

di dott. Irina Sorokina

Tema 1. LA BALLERINA ROMANTICA COME OGGETTO DI CULTO, MODELLO DI BELLEZZA E COMPORTAMENTO. MARIA TAGLIONI, FANNY ELSSLER, CARLOTTA GRISI

Le storie delle grandi dive del balletto romantico. I loro personaggi mito, non solo le silfidi o le villi, ma anche le donne esotiche, piene di passione e di coraggio: Esmeralda di Elssler, Paquita di Grisi.

L’invito delle sorelle Elssler all’Opera. I balletti per la Elssler: La Tempete,L’Ile des pirates. Il trionfo della Elssler nel balletto Le Diable boiteux (con la danza Cachucha). Il balletto La Fille du Danube, 1836. La partenza della Taglioni.

Le esibizioni della Elssler nei ruoli di Lisa (La Fille mal gardée) e Fenella (La Muette de Portici). I suoi ruoli nei balletti La Chatte métamorphosée en femme, 1837 e La Volière, 1838. I balletti La Gipsy e La Tarentule. Le prime notizie su Lucile Grahn. La partenza della Elssler per l’America ed il suo incredibile futuro.

L’ascesa di Carlotta Grisi. Il suo sodalizio con Jules Perrot. Giselle, 1841. I balletti La Jolie Fille de Gand, 1842 e La Péri, 1843.

Ore previste: 2. Video: si.

Tema 2. GISELLE, 1841 – IL CAPOLAVORO ASSOLUTO DEL BALLETTO ROMANTICO

Ore previste: 2. Video: si.

Tema 3. LA BRILLANTE ATTIVITA’ DI JULES PERROT ALLO HER MAJESTY’S THEATRE A LONDRA

Jules Perrot – il più grande coreografo del romanticismo. Le sue idee innovative, la sua bravura nel creare “pas d’action”. I balletti L’Ondina, 1842, Catarina ovvero La figlia del bandito.

Ore previste: 1. Video: si.

Tema 4. AUGUSTE BOURNONVILLE E IL BALLETTO REALE DANESE

Bournonville – allievo di Vestris. La lontananza di Kopenhagen dai grandi centri di balletto e la conservazione del puro stile francese come era prima dei virtuosismi della scuola italiana. Il ruolo importante di danzatore maschio. I balletti di Bournonville: La Sylphide,1836, Napoli, 1842, Il viaggio della sposa a Hardanger, Il Conservatorio, 1849.

Ore previste: 1. Video: si.

Tema 5. IL DECLINO DEL BALLETTO IN FRANCIA

Lo spirito materialistico del Secondo Impero e la mancanza delle idee nel campo di balletto. Le figure più significative: Carolina Rosati e Amalia Ferraris, ballerine, Maria Taglioni come insegnante, Gautier e Saint-Georges come sceneggiatori, Josephe Mazilier, Arthur Saint-Leon e Luciene Petipa come coreografi.

Ore previste: 1. Video: si.

Tema 6. ARTHUR SAINT-LEON e L’ULTIMO CAPOLAVORO DEL BALLETTO FRANCESE: COPPELIA, 1870

Ore previste: 2. Video: si.

Tema 7. IL MAGNIFICO SPLENDORE DEL BALLETTO IMPERIALE PIETROBURGHESE

San Pietroburgo, “la Venezia del Nord”, città dagli inestimabili tesori d’arte ed erede della gloriosa tradizione del balletto francese. Mecenatismo della corte dello zar in confronti del balletto classico. La possibilità di disporre degli enormi mezzi materiali. Marius Petipa – un coreografo francese naturalizzato in Russia, il più grande creatore dei balletti nell’800. Il cammino dallo stile romantico a quello accademico. L’affermazione del “grand spectacle”. L’incredibile varietà di danze nei balletti di Petipa. La trasformazione del costume: dal tutù romantico a quello classico. La scarpetta da punta tale quale la conosciamo oggi.

Il balletto romantico in Russia: padre e figlia Taglioni, Jules Perrot. I balletti Faust, Le Corsaire. Il compositore Cesare Pugni ed il suo ruolo nella creazione dei più importanti balletti d’epoca. Fanny Elssler in Russia e i suoi ruoli migliori: Lisa ne La fille mal gardee, Esmeralda nell’omonimo balletto.

Le ballerine russe Jekaterina Sankovskaja, Elena Andrejanova.

Il balletto in Russia nella seconda metà dell’Ottocento: Arthur Saint-Leon, i suoi lati forti e deboli, il dominio degli effetti scenici, della dimostrazione dell’arte della prima ballerina, la fantasia nel creare delle variazioni, l’ulteriore sviluppo della tecnica della danza femminile. I suoi balletti sui temi nazionali russi Il cavallino gobbo, 1864, Il pesciolino d’oro, 1867.

L’attività di Carlo Blasis a Mosca.

Ore previste: 2. Video: si.

BALLETTI DI MARIUS PETIPA:

Tema 8. DON QUISCIOTTE, 1869, 1871

Un esempio dell’ideale dello spettacolo coreografico di Petipa: l’azione sviluppata in più atti attraverso le scene ballate e pantomimiche. L’esplosione delle danze spagnole e la loro combinazione con gli episodi puramente classici come Il sogno di Don Quisciotte. La differenza tra la prima versione moscovita e quella pietroburghese, l‘avvicinamento della seconda ai principi de “le grand spectacle”.

Ore previste: 2. Video: si.

Tema 9. LA BAYADERE, 1877

Uno dei capolavori assoluti del balletto russo il cui valore si è rivelato col tempo. La combinazione armoniosa delle forme collaudate de “le grand spectacle” e dei problemi d’attualità. La storia della protagonista sviluppata nei primi due atti e la composizione di pura danza come Il regno delle ombre nel terzo atto. L’addio definitivo di Petipa al romanticismo. L’apertura della strada verso la sintesi del dramma, la musica e la danza.

Ore previste: 2. Video: si.

Tema 10. LA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO, 1890

La Russia come l’ultima roccaforte del balletto classico. Il dominio delle ferie in Occidente e l’arrivo di questo genere in Russia con l’abrogazione del monopolio del teatri imperiali (1882). Il trionfo dei nuovi principi coreografici e il primo capolavoro in collaborazione con Ciajkovskij.

Il ruolo del direttore dei teatri imperiali Vsevolozhskij nella creazione del balletto: il desiderio di ricreare lo spettacolo di “ballet di cour” francese. La scelta della fiaba di Charles Perrault La bella addormentata nel bosco.

Lo straordinario metodo di lavoro del compositore e del coreografo. La composizione coreografica del balletto (prologo, atti I, II, III). Il legame del balletto con lo spettacolo barocco. La somiglianza della sua composizione al genere musicale del concerto grosso. Il ruolo del corpo di ballo. L’ideale della ballerina nell’arte di Petipa e le star italiane. La bella addormentata nel bosco come l’enciclopedia della danza classica.

Ore previste: 3. Video: si.

Tema 11. LO SCHIACCIANOCI, 1892

(Petipa – autore della sceneggiatura, Lev Ivanov – della coreografia)

La formidabile capacità di Petipa nel “vedere” il balletto in tutti i dettagli prima ancora che fosse scritta la musica. Le sue esplicazioni e le indicazioni precise per i compositori. Il concetto originale de Lo Schiaccianoci: il viaggio della protagonista nel mondo fantastico non prevede il ritorno. La prima versione coreografica di Ivanov.

Ore previste: 1. Video: si.

Tema 12. IL LAGO DEI CIGNI, 1895

La partitura originale di Cajkovskij risalente al 1877 e il fiasco della prima al Teatro Bolshoj. Lev Ivanov – creatore del capolavoro assoluto della coreografia mondiale, il secondo atto de Il lago dei cigni. Il rifacimento della partitura per mano di Drigo e Petipa. Il primo atto coreografato da Petipa non interamente riuscito. Il magnifico Pas de deux di Siegfrid e Odile – uno dei più importanti capolavori di Petipa. Il trionfo del balletto in tutto il mondo.

Ore previste: 2. Video: si.

Tema 13. RAYMONDA, 1898. E LA GLORIOSA FINE DEL BALLETTO ACCADEMICO

La collaborazione felice con Glazunov sulle tracce di quella con Ciajkovskij: la sceneggiatura con la descrizione dettagliata di ogni pezzo musicale. La creazione di una magnifica partitura sul libretto non del tutto riuscito. Le formidabili suite delle danza classiche e quelle di carattere. Il trionfo della danza “sinfonica” nel Grand pas classique hongrois finale.

L’immortalità artistica di Petipa.

Ore previste: 2. Video: si.